Gerhard Ludwig Müller è vescovo di Ratisbona. Amico personale di Benedetto XVI, in Germania lo considerano un difensore dell’ortodossia cattolica. Poche persone sanno che è stato allievo di Gustavo Gutierrez uno dei "padri" della teologia della liberazione. Negli anni ottanta sono stati famosi due "botta e risposta" tra Muller e il card.Ratzinger per alcune affermazioni dell'attuale vescovo di Ratisbona sulla teologia della liberazione " La teologia di Gustavo Gutiérrez, indipendentemente da dove la si guardi, è ortodossa perché è ortopratica e ci insegna il modo giusto del agire cristiano, perché procede dalla vera fede "
Nonostante ciò Muller venne nominato nel 2002 vescovo di Ratisbona , e qui traspare una delle sue azioni che più l'ha resto celebre ed apprezzato a Roma : il ridimensionamento del movimento "Noi siamo Chiesa" , molto forte in Germania. Proprio quel movimento che sta dando tanti problemi in Austria in Irlanda e in generale in tutto il nord Europa!
Muller nonostante le sue idee sulla teologia della liberazione ha saputo difendere ed affermare alcuni valori della Chiesa dal celibato ecclesiastico al divieto di ordinazione femminile, al divieto della comunione per i divorziati risposati fino al matrimonio omosessuale.
Si dice che a Roma sia uno dei Vescovi più apprezzati anche dallo stesso Benedetto XVI il quale si pensa abbia intenzione di porlo alla Congregazione della Dottrina della Fede con il ruolo di Prefetto visto che il "mandato" del Card. Levada è allo scadere.
Il significato di questo gesto da parte di Benedetto XVI semmai avvenisse , quale sarebbe?
Che la tentazione nella Chiesa di ridurre il cristianesimo ad ideologia politica si è dissolta e non deve più sollevare timori , deve sollevare timori e perplessità la spinta alle "riforme" puramente formali e non di fede che vengono richieste a gran voce da movimenti che addirittura invitano allo scisma da Roma. Benedetto XVI ha capito che il nuovo ostacolo per la Chiesa di Roma è proprio quello creato da gruppi come "Noi siamo Chiesa" pertanto ha compreso fino in fondo quanto sia utile a Roma un Vescovo che sia stato in grado di contrastare e ridimensionare questo movimento( in una terra notoriamente ostile al cattolicesimo come la Germania). Benedetto XVI apprezza questa coerenza in Muller (che non ha mai bussato a Roma con raccolte di firme "per l'abolizione del celibato" chiedendo di considerare quelle firme , dando così "spago" a questi movimenti) che fa di lui un "unicum" e un modello di Vescovo del Nord Europa , dove notoriamente c'è una tendenza innata da parte dei presuli a dire sempre di "si" alle spinte di certe correnti per evitare scontri e problemi!
Ancora una volta traspare stando a queste voci (per altro confermate da parecchi giornali!) la lucidità e l'intelligenza di Benedetto XVI nel comprendere quali siano decennio dopo decennio i problemi seri e più minacciosi per l'unità della Chiesa Cattolica
Nonostante ciò Muller venne nominato nel 2002 vescovo di Ratisbona , e qui traspare una delle sue azioni che più l'ha resto celebre ed apprezzato a Roma : il ridimensionamento del movimento "Noi siamo Chiesa" , molto forte in Germania. Proprio quel movimento che sta dando tanti problemi in Austria in Irlanda e in generale in tutto il nord Europa!
Muller nonostante le sue idee sulla teologia della liberazione ha saputo difendere ed affermare alcuni valori della Chiesa dal celibato ecclesiastico al divieto di ordinazione femminile, al divieto della comunione per i divorziati risposati fino al matrimonio omosessuale.
Si dice che a Roma sia uno dei Vescovi più apprezzati anche dallo stesso Benedetto XVI il quale si pensa abbia intenzione di porlo alla Congregazione della Dottrina della Fede con il ruolo di Prefetto visto che il "mandato" del Card. Levada è allo scadere.
Il significato di questo gesto da parte di Benedetto XVI semmai avvenisse , quale sarebbe?
Che la tentazione nella Chiesa di ridurre il cristianesimo ad ideologia politica si è dissolta e non deve più sollevare timori , deve sollevare timori e perplessità la spinta alle "riforme" puramente formali e non di fede che vengono richieste a gran voce da movimenti che addirittura invitano allo scisma da Roma. Benedetto XVI ha capito che il nuovo ostacolo per la Chiesa di Roma è proprio quello creato da gruppi come "Noi siamo Chiesa" pertanto ha compreso fino in fondo quanto sia utile a Roma un Vescovo che sia stato in grado di contrastare e ridimensionare questo movimento( in una terra notoriamente ostile al cattolicesimo come la Germania). Benedetto XVI apprezza questa coerenza in Muller (che non ha mai bussato a Roma con raccolte di firme "per l'abolizione del celibato" chiedendo di considerare quelle firme , dando così "spago" a questi movimenti) che fa di lui un "unicum" e un modello di Vescovo del Nord Europa , dove notoriamente c'è una tendenza innata da parte dei presuli a dire sempre di "si" alle spinte di certe correnti per evitare scontri e problemi!
Ancora una volta traspare stando a queste voci (per altro confermate da parecchi giornali!) la lucidità e l'intelligenza di Benedetto XVI nel comprendere quali siano decennio dopo decennio i problemi seri e più minacciosi per l'unità della Chiesa Cattolica