In un momento in cui le grandi adunate religiose sembrano essere la più lampante prova della cattolicità della Chiesa , in un momento in cui si fa fatica a concepire un'unità tra uomini che , pur nella medesima fede , hanno visioni completamente diverse dalla liturgia alla spiritualità.
Ecco due brevi ma profonde riflessioni di due grandi della Chiesa contemporanea : Henri de Lubac e Jean Daniélou.
Henri De Lubac , "Cattolicismo , aspetti sociali del dogma"
...La Chiesa non è cattolica perchè attualmente diffusa su tutta la faccia della terra e conta un gran numero di aderenti .
Essa era già cattolica la mattina di Pentecoste , quando tutti i suoi membri erano contenuti in una piccola sala , lo era al tempo in cui le ondate ariane sembravano sommergerla ; lo sarà ancora domani se apostasie in massa le facessero perdere quasi tutti i fedeli.
La cattolicità non è questione di geografia o di cifre....
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Jean Daniélou , "Saggio sul mistero della storia"
....V'è sempre la tentazione di ridurre l'unità all'uniformità , di concepirla sottoforma d'una centralizzazione , sul piano dell'organizzazione , o sotto forma d'un modo comune di espressione per quanto riguarda le formulazioni teologiche.
Ma la vera unità è quella che è nello stesso tempo cattolicità ; quella che internamente all'unità della fede , della Chiesa , all'unità del dogma , all'unità dell'eucarestia , si esprime attraverso il differenziarsi delle mentalità , delle culture e delle civiltà....