....Nel Cristo Dio fatto uomo , troviamo il sostegno per la nostra debolezza e le risorse per raggiungere la perfezione. L'umanità di Cristo ci rimette in piedi , la sua condiscendenza ci prende per mano , la sua divinità ci fa giungere alla méta....


S.Agostino

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sabato 17 settembre 2016

L'arcivescovo di Philadelphia mons.Chaput contro Trump e Clinton



Durante una conferenza tenuta alla "University of Notre Dame", Mons Chaput (una delle grandi "porpore mancate" degli ultimi concistori) si è scagliato duramente contro i due candidati del GOP e del "Partito Democratico" alle elezioni presidenziali di Novembre 2016.

Da "Catholic News Agency":
Risultati immagini per mons chaputLe elezioni del 2016 sono un male particolare secondo Mons.Chaput arcivescovo di Philadelphia, il presule ha sostenuto che i due candidati riflettono la perdita dei valori negli USA.

"Nella visione di molta gente, un candidato è belligerante demagogo ed impulsivo. L'altra sempre per molte persone, è una criminale e bugiarda ricca di idee stantie e sbagliate".

Segue qui l'intero articolo in inglese

martedì 30 agosto 2016

Aria di scisma nella Chiesa d'Inghilterra

Secondo la notizia riportata dal "The Telegraph", sarebbe imminente nella Chiesa d'Inghilterra uno scisma di notevoli proporzioni.

Una grande parte di fedeli laici e sacerdoti sarebbero in rotta con l'episcopato anglicano e con l'Arcivescovo di Canterbury, per le posizioni prese da questi ultimi su temi come: omosessualità, unioni gay e ordinazione di sacerdoti  e vescovi gay.

Ricordiamo infatti come negli ultimi anni nella Chiesa Anglicana si siano susseguite numerose "aperture" al mondo "LGBT" dalla benedizione delle unioni omosessuali, all'ordinazione di vescovi omosessuali, suscitando malumori nelle chiese africane e americane della "Comunione Anglicana".



giovedì 25 agosto 2016

George Soros compra i cattolici USA e il Papa

Da recenti "leaks" forniti da Wikileaks, è emerso il ruolo cruciale del miliardario e primo finanziatore di Hillary Clinton, George Soros, nel tentativo di "modificare" l'opinione dell'episcopato statunitense ed allinearlo sulle posizioni di Papa Francesco.

Questo "acquisto dell'episcopato" si è svolto principalmente tramite ingenti finanziamenti (650.000 $) alla Chiesa americana in occasione del viaggio del Santo Padre negli USA, avvenuto nel 2015.

Ma quali sono le finalità di questi ingenti finanziamenti? Secondo le fonti citate sarebbero :

-Incrementare di circa 14000 unità i partecipanti alle attività del Papa negli USA.

-Condizionare alcuni movimenti cattolici americani e spingerli a fare campagne di giustizia sociale.

-"Acquistare" alcuni vescovi localmente e ampliare la base di vescovi a favore del Papa negli USA, riducendo le opposizioni al Papa nella Chiesa americana.


-Favorire battaglie sociali da piattaforme cattoliche del mondo dell'informazione.

Consigliamo vivamente la lettura del file, interamente.
A leggere queste notizie, viene da domandarsi come i cattolici debbano comportarsi di fronte ad una Chiesa che pare effettivamente aver mutato il suo scopo: dall'evangelizzazione alla giustizia sociale per "qualche soldo".

sabato 12 settembre 2015

Crisi delle vocazioni a Roma, nella diocesi del Papa

Ormai è giunta l'ora di porre l'accento su una questione che è passata fino ad ora in sordina: la morte delle vocazioni nell'Urbe.

A causa di incurie e scelte sbagliate, la diocesi di Roma tra una ventina d'anni, non avrà sacerdoti a sufficienza per "coprire le parrocchie" di una città, che invece si estende sempre di più.

I problemi fondamentali sono tre:

-"Neocatecumenalizzazione" della diocesi di Roma

-Seminario Romano Maggiore

-Impossibilità per i ragazzi romani di accedere a "L'Almo Collegio Capranica"


Il primo punto, ossia la crescita esponenziale del "Cammino Neocatecumenale" a Roma, è un fenomeno trascurato, ma  sotto gli occhi di tutti quelli che abitano nell'Urbe.
Non c'è più infatti una parrocchia in cui il "Cammino" non sia presente, cosa comporta la presenza di un parroco o di un vicario parrocchiale del "Cammino Neocatecumenale"?

In primis garantisce l'inserimento di una "comunità neocatecumenale" nella parrocchia, che a sua volta (come esperienza insegna) favorisce vocazioni che però non vanno a servizio della diocesi, ma bensì del "Cammino", in pratica i "Neocatecumenali" prendono giovani della diocesi di Roma e li portano altrove, essendo i seminari "Redemptoris Mater" dei seminari missionari prima che diocesani.

Ma le vocazioni in crescita nel "Cammino" sono anche frutto di una debolezza estrema del "Seminario Romano Maggiore" che non è più in grado di rispondere alle esigenze della realtà diocesana e soprattutto non è in grado di rispondere alle esigenze "spirituali" di tutti quei ragazzi che "bussano" a Piazza San Giovanni in Laterano n°3.

Tutti a roma, clero e vescovi compresi, sono a conoscenza delle storture  "dottrinali" del seminario, in cui si fa leggere "Enzo Bianchi" piuttosto che San Tommaso, come tutti sono anche a conoscenza delle derive psicologiste che hanno sostanzialmente "secolarizzato la spiritualità dei candidati", i quali si trovano più davanti ad uno psicologo che davanti al crocifisso!

Troppe ore di formazione "umana-psicologica" e pochissime ore di formazione spirituale, per non parlare di "congressi sull'Islam" durante la Settimana Santa, ma questa è un'altra (triste) storia!

Non è un caso infatti che il Santo Padre Francesco, dal giorno della sua elezione non si sia mai recato al Seminario Romano Maggiore (contrariamente ai suoi predecessori), da sempre considerato "il seminario del Papa".

La cosa però più preoccupante del "Seminario Romano Maggiore" sono i numeri : quest'anno i romani in totale saranno circa 25, considerando che gli anni di seminario sono 7 a Roma, questo fa una media di circa 3 seminaristi all'anno, che in futuro si tradurrà in 3 preti all'anno per una città che conta circa 3 milioni di abitanti!

L'ultimo problema è legato al "Collegio Capranica", a causa di alcune voci, è stato impedito ai romani di potervi accedere, cosi facendo, i giovani che non appartengono al "Cammino" sono letteralmente costretti a presentarsi al "Seminario Romano Maggiore", ma ciò crea notevoli problemi.

L'età media d'ingresso in un seminario è molto elevata a Roma (maggiore di 25\26 anni), molti ragazzi hanno avuto esperienze lavorative, hanno concluso gli studi universitari e l'ambiente e la struttura del seminario non sono in grado di rispondere ai "candidati più anziani" contrariamente alla struttura del "collegio", essendo del resto il seminario ancora concepito come se tutti i seminaristi avessero fatto il seminario minore e avessero 18\19 anni.

Questa decisione "anti-capranicense" ha anche delle responsabilità nell'aver rafforzato i numeri delle vocazioni del"Cammino" rispetto a quelle "diocesane".

Insomma la situazione è critica, si attende dal Santo Padre un segno di cambiamento, per una diocesi che sta andando verso la sua completa distruzione.



mercoledì 9 settembre 2015

Nullità "easy", un favore agli episcopati del Nord Europa

Ha destato molto scalpore in ambito "non cattolico" il motu proprio "Mitis Iudex Dominus Iesus" di Papa Francesco sulla semplificazione delle nullità matrimoniali.
Il Mondo ha acclamato ed accolto con molto favore questo ulteriore passo verso la secolarizzazione di "Santa Romana Chiesa", che spacciato agli occhi dei cattolici come un gesto di misericordia, non è invece altro che un primo passo verso il riconoscimento del "divorzio cattolico".

Il centro di tutto il "Motu Proprio" è la delega ai vescovi :

 Lo stesso Vescovo è giudice. – Affinché sia finalmente tradotto in pratica l’insegnamento del Concilio Vaticano II in un ambito di grande importanza, si è stabilito di rendere evidente che il Vescovo stesso nella sua Chiesa, di cui è costituito pastore e capo, è per ciò stesso giudice tra i fedeli a lui affidati. Si auspica pertanto che nelle grandi come nelle piccole diocesi lo stesso Vescovo offra un segno della conversione delle strutture ecclesiastiche,[5] e non lasci completamente delegata agli uffici della curia la funzione giudiziaria in materia matrimoniale. Ciò valga specialmente nel processo più breve, che viene stabilito per risolvere i casi di nullità più evidente.


Questa innovazione radicale, è unicamente un "favore" fatto ai tanti vescovi del Nord Europa (e non solo) che auspicano la "comunione ai divorziati risposati", ma allo stesso tempo, con questa rivoluzione, il Santo Padre si è assicurato un'altra svolta rilevante: al Sinodo non ci saranno cambi "di dottrina".
Il Papa potrà ribadire l'indissolubilità del matrimonio, cosi facendo, eviterà  malumori dell'episcopato africano e di tutte quelle persone fedeli agli insegnamenti del Signore, ma d'altra parte, garantirà con questa modifica del CIC, piena libertà ai vescovi del Nord Europa di annullare come meglio credono tutti i matrimoni (o quasi) dei tanti divorziati risposati che chiedono di poter accedere ai "Sacramenti".
Del resto, visto certe "sortite dottrinali" dei vescovi della Germania, della Svizzera e dei Paesi Bassi c'è da aspettarsi un uso indiscriminato e sopratutto poco ortodosso, di questa facoltà di "annullare" i matrimoni in ogni diocesi.

Una mossa astuta del Santo Padre, che così si è assicurato la possibilità di non distanziarsi (di facciata) dagli insegnamenti dei suoi predecessori (nonché dagli insegnamenti del Signore) ma che "de facto", favorendo le nullità del matrimonio, porterà ad una totale confusione tra divorzio e nullità matrimoniale, introducendo così nella pratica canonica di ogni diocesi governata da un vescovo "liberal", il "divorzio cattolico", al contempo evitando scismi nel Nord Europa e malumori nel mondo conservatore.

In pratica un sano cerchiobottismo che forse salverà l'unità della Chiesa, ma non la sua integrità.




martedì 3 marzo 2015

Senza celibato resta solo il proselitismo

QUI il link ad una preziosa riflessione sul celibato sacerdotale nella Chiesa Cattolica.

domenica 30 novembre 2014

Il Real Madrid toglie la croce dal suo stemma per rispettare la "sensibiltà islamica"

Il Real Madrid, per ragioni contrattuali e di sponsor con  la "National Bank of Abu Dhabi", ha ritenuto opportuno abolire la croce dallo stemma della squadra, stemma che per 112 anni ha portato sempre quella croce.

Ovviamente oltre alla "candida intenzione di voler rispettare la sensibilità islamica", c'è una valida ragione pecuniaria dietro tale scelta, decisione che forse hanno prendere per poter ricevere 400 milioni di euro in 15 anni da questo arabo sponsor.

Sempre più chiara che dietro questo giro di denaro dagli "Emirati Arabi", non c'è solo l'intenzione di acquistare l'Europa, ma di comprarne anche l'identità stessa, vedi anche i milioni di euro che piovono(dagli Emirati Arabi) sulle comunità islamiche europee per la costruzione di nuove moschee.






Da Eponymous Flower :


(Madrid) One may twist and turn as you want: pecunia non olet  is what Emperor Vespasian is said to have said to his son Titus.The two Flavians  ruled the Roman Empire from AD 69-81. The Spanish football club, Real Madrid  even let the cross disappear from the club logo for money.
Clubs and football fans emphasize how proud they are of their respective club logos. Which obviously does not apply to the board of one of the world's most famous football associations. The Cross and the Spanish crown have been part of the coat of arms since the founding of the football club 112 years ago.  The crown was allowed to remain, the cross had to disappear.

Bank of Abu Dhabi New Sponsor - Respect "Islamic Sensibility"

The Board of Real Madrid will respect the "Islamic sensibility". So much undue "respect" is of course not available for free. This was inaugurated at the launch of the new credit card of National Bank of Abu Dhabi  (NBAD). The Arab Bank will continue to sponsor the Spanish team. The NBAD is the largest credit institution of the United Arab Emirates. Between moneymaking and Christian sensibility  the famous football club does not seem to have been hard done by and so it chose the money in its  decision. Who cares about the Christians.
The displacement of the Cross was immediately known by the Spanish online sports newspaper known as   Marca,  which according to the sponsor contract, was signed for three years. The Real Madrid president Florentino Perez and the acting Director General of NBAD, Alex Thursby,  posed in front of the new logo without cross. The contract is not valid  only for the club, but also for the historic football stadium Santiago Bernabeu .  It has been named  since 1955 after the former player and club president Santiago Bernabeu. However, the name of the legendary club leader, named after St. James the Great, will also disappear. The stadium will soon be called Ipic Bernabeu or Cepsa Bernabeu  out of reverence for  the sponsors of the Islamic IPIC Petroleum Investment Company .

No "Respect" for Christian Sensibility - Club President Speaks of a "Strategic Alliance"

The selling of one's own identity is to bring Real Madrid 400 million euros over the next 15-20 years. Club president Perez stated that, since we are dealing not only with an agreement but "a strategic alliance with one of the most respected organizations in the world. I hope that this cooperation will become a permanent alliance. "
It is not the first time that Real Madrid has received  Islamic finance. Last year, the club accepted 130 million euros from the Arabian airline Fly Emirates . However, it is the first time that a sports club has agreed to provide for a sponsorship deal to sell its own identity and put a price nl their own history and roots. Pecunia non olet ?2

lunedì 10 novembre 2014

Le insolite nomine di Papa Francesco

Dopo la triste notizia della cacciata del cardinal Burke, grande cardinale a detta di Papa Benedetto XVI, e quella del cardinal Piacenza, stupiscono altre nomine di consultori di grandi dicasteri, in primis Enzo Bianchi e poi Padre D'Ors.

Il primo, Enzo Bianchi, è noto a tutti per le sue posizioni spesso ereticali in tema di ecumenismo e di ecclesiologia, conosciuto soprattutto per esser "Priore della Comunità Monastica di Bose", per poi scoprire andando a scavare un pò più a fondo, che non solo Enzo Bianchi non è un religioso nel senso canonico del termine (non avendo mai professato voti solenni), ma anche che Bose non è una comunità monastica riconosciuta dalla Chiesa Cattolica ma piuttosto è considerata ma come "associazione privata di fedeli a norma dei canoni 322, 114, 116 e 117 del Codice di diritto canonico."(Dice Wikipedia)

Il secondo, Padre D'Ors, spagnolo e sacerdote come San Giovanni D'Avila, ma un pò meno ortodosso, è stato nominato consultore del "Pontificio Consiglio della Cultura".
Consiglio ai lettori di leggere l'intervista sconvolgente rilasciata a "La Repubblica", sconvolgente non solo perchè di un cattolico, ma per giunta prete!

Riporto uno stralcio qui sotto , QUI invece l'intervista completa.

Si parlerà dell'apertura del sacerdozio alle donne?
"Non posso dire apoditticamente di sì, ma penso che dietro la prossima riunione plenaria ci sia questa impostazione".

Lei è favorevole?
"Assolutamente sì, e non sono da solo. Che la donna non possa essere prete per il fatto che Gesù era un uomo e che avesse scelto solo uomini è un argomento molto debole. È una ragione culturale, non metafisica".


Lei che tipo di sacerdote è?
"Sono un prete felice. Ho sentito una voce interiore. E quando vivi la vita come risposta a una vocazione provi la felicità. Questo non significa che non ci siano stati momenti difficili".

Il fatto di aver molto vissuto prima di prendere i voti..."... anche ora vivo intensamente".

Sì, ma il fatto di aver avuto molte storie d'amore la rende un sacerdote migliore?
"Conoscere l'amore umano aiuta a conoscere meglio l'amore divino. Oggi posso dire che mi ha aiutato, mentre nel momento in cui lo vivevo avevo l'impressione che mi facesse male. Bisogna avere il tempo per elaborare l'esperienza"


Ma si può vivere una buona vita senza Dio?
"Certo che si può vivere senza un Dio. Non si vive bene senza contatto con la fonte della pienezza, si chiami Dio, essere o vita. Persone come Einstein o Rousseau non erano credenti, ma capaci di esperienze spirituali profondissime"
 




Concludo con una ovvia domanda : a che gioco si sta giocando in Vaticano? Perchè certe epurazioni di uomini ortodossi ? Perchè certe nomine improvvide ed eterodosse ?

giovedì 23 ottobre 2014

La forza della Chiesa è nel diffondere un messaggio inattuale che non appartiene ad un determinato periodo storico (Cacciari)



Cacciari, che immagine sta dando la Chiesa di se stessa con questo Sinodo?
«Certamente con questo Sinodo la Chiesa sta dando un’immagine di grande vivacità. Si possono avere  giudizi anche negativi sulle posizioni progressiste di Kasper, tuttavia  va comunque preso atto del dibattito che riguarda non solo i fedeli ma la società in generale perché al centro del Sinodo sulla famiglia ci sono questioni che riguardano tutti da un punto di vista antropologico. La Chiesa sta affrontando tutto questo ad una certa ‘altezza’ e con grande serietà, malgrado le chiacchiere che arrivano sui media, e si dimostra consapevole della pregnanza di questi temi  nella società odierna».
Da dopo il ’68 la Chiesa è stata una delle ultime agenzie di senso, anche se il termine non è religioso. È ancora così o servono dei cambiamenti per mantenere questo ruolo?
«La Chiesa rimarrà  un’”agenzia di senso”, per usare il suo termine, fino a quando darà voce a delle finalità complessive dell’essere umano; è chiaro che non può ridursi a compromessi con le mode del momento, l’inattualità è proprio la forza della Chiesa. Insomma il discorso dell’indissolubilità del matrimonio può anche non piacere, o persino far sorridere ai tempi di oggi, ma la forza del messaggio della Chiesa è proprio il ‘non essere del tempo’. Scendere ad accomodamenti della dottrina per stare ai tempi significa far diventare la Chiesa una delle tante agenzie del mondo moderno».
Secondo Mario Adinolfi c’è la necessità di un Sinodo dei laici per discutere dei grandi temi della vita: nascere, amare e morire. Lei che ne pensa?
«E chi sarebbero questi laici chiamati a discutere? E a nome di chi? No, non sono d’accordo, i laici hanno le loro sedi per discutere e se ne hanno voglia si incontrano».
Non crede che sia il caso di alzare il livello della discussione? In Italia i temi etici sono affrontati in modo superficiale nei siparietti dei comici da prima serata…
«No, ci sono anche intellettuali laici che affrontano e approfondiscono seriamente questi temi con libri, studi e convegni. È chiaro però che fa più eco il sinodo dei vescovi, anche perché i laici non sono investiti da nessuno e spesso assumono posizioni autoreferenziali, per questo troverei ridicolo un sinodo dei laici».
Il confronto sui temi fondamentali della vita umana sembra ormai scomparso dalla politica. Secondo alcuni, la cena a villa Certosa tra Luxuria e Berlusconi ha mostrato le due vere facce della medaglia della cultura liberale post sessantottina…
«Ma quale risvolto culturale ci vuoi vedere nell’incontro tra Berlusconi e Luxuria?! Ma figuriamoci! Sono solo due uomini di spettacolo che cercano di sopravvivere a se stessi».

Ferrara "fa il vescovo" e attacca Mogavero a Ballarò

QUI il video della puntata di ieri sera di "Ballarò" in cui Ferrara(questa volta straordinario) ha attaccato il vescovo Mons.Mogavero.
Paradossale la situazione in cui Ferrara si è comportato da  vescovo e Mogavero da ateo di sinistra.

Ferrara a Mogavero : "Dica , sono un attivista gay e non un vescovo della Chiesa Cattolica"

martedì 21 ottobre 2014

Arcivescovo di Atlanta(USA) promuove il "Gay Pride"

Edit: We just received this on the 17th of this month about the usual abuse of Catholic heritage and resulting sacrilege for the usual disordered proclivity in the name of mercy.  What's particularly tragic about this is the provenance of this parish as a Shrine of the Immaculate Conception.

Archbishop Wilton Daniel Gregory, former President of the UCCB and current Archbishop of Atlanta, has authorized the use of The Shrine of the Immaculate Conception and support for participating in the secular Gay Pride Parade. The event took place on October 14th and the Shrine is listed as a sponsor endorsing the event.  

The laity in Atlanta has done nothing, and a cursory search of the internet shows no concern about this event, either.

It's on the site of the first church built in Atlanta and was first referred to as a shrine in 1954.

Here's an image of the daily bulletin, where the Shrine promotes the "Gay Pride Parade." (See below)


Se il Papa ama il dialogo più della verità (Zygmunt Bauman, La Repubblica)

QUI le parole del filosofo e sociologo Zygmunt Bauman sul Papa e sulla sua impostazione.
C'è da precisare che per quanto possa essere un elogio del Santo Padre, le parole di Bauman mettono in imbarazzo Papa Francesco, il quale sembra appunto il primo Papa a non difendere la dottrina.

Bergoglio scansa la sconfitta ora rischio purghe in Vaticano (Socci, Libero)

QUI l'articolo di Socci riguardo le reazioni del Papa immediatamente successive al Sinodo.

La Chiesa in ascolto che "nasce" dal Sinodo (Melloni, Corriere della Sera)

QUI la controversa riflessione di Melloni sul Sinodo.

lunedì 20 ottobre 2014

Il Cardinal Burke ammette durante un'intervista di essere prossimo alla rimozione

In un'intervista di due giorni fa su "BuzzFeed" il Cardinal Burke parla del Sinodo e ammette l'intenzione di Papa Francesco di esiliarlo come "Cardinale Protettore dei Cavalieri di Malta"

Cardinal Burke: Hello, this is Cardinal Burke.

BuzzFeed News: Apologies, it seems we got disconnected. I was just asking if it’s okay if I record our conversation.

CB: Yes, it’s fine. That’s fine.

BFN: I know you don’t have a lot of time, so why don’t we just dive in. I’ve seen your comments suggesting that [the Extraordinary Synod on the Family] was being manipulated. Can you say a little bit more about that, and who is doing the manipulating?

CB: Since the presentation of Cardinal Kasper in February to the extraordinary consistory of cardinals, there’s been a consistent repetition of [Kasper’s] position that is trying to weaken the church’s teaching and practice with regard to the indissolubility of marriage. This has just been consistent, casting the synod — which was to be on the family, directed in a positive way on family life — suggesting that the main purpose of the synod would be to permit those who are in irregular unions to receive the sacraments of penance and holy communion, which is not possible. If someone is bound to a prior marriage which has not been declared null, and is living as husband or wife with someone else. That’s a public state of sin and therefore the person cannot receive holy communion or go to the sacrament of penance until the matter is resolved.
But that’s been — all along this keeps coming back, and I see more clearly than ever that that’s how the synod is. And certainly the media has picked up on this — very much so.

BFN: To the question of how that’s being done, presumably the pope was the one who asked Cardinal Kasper to frame the synod. Are you saying that [the pope] is the one who is manipulating these proceedings?

CB: The pope has never said openly what his position is on the matter and people conjecture that because of the fact that he asked Cardinal Kasper — who was well known to have these views for many, many years — to speak to the cardinals and has permitted Cardinal Kasper to publish his presentation in five different languages and to travel around advancing his position on the matter, and then even recently to publicly claim that he’s speaking for the pope and there’s no correction of this.
I can’t speak for the pope and I can’t say what his position is on this, but the lack of clarity about the matter has certainly done a lot of harm.

BFN: Would it be inappropriate for the pope to do that? To structure the conversation in such a way that it is consistent with his thinking?

CB: According to my understanding of the church’s teaching and discipline, no it wouldn’t be correct.

BFN: I did a story a while back reporting on a conversation that sources relayed to me between an LGBT activist and Cardinal Müller. In that conversation, the activist apparently asked Müller about the possibility of the church possibly accepting some forms of civil unions, based on some of the comments that the pope had made and some of the positions he was understood to have taken while he was the president of the bishops conference of Argentina. Müller reportedly responded that [that decision] wasn’t up to the pope, it was up to “us,” referring to the curia. In that thinking about how these kinds of church teachings are made, can you explain to an outsider what the relationship is between this kind of conversation and the pope’s personal thinking? 

CB: Well I suppose the simplest way to put it is that all of us who serve the church are at the service of the truth: the truth that Christ teaches us in the church. And the pope more than anyone else, as the pastor of the universal church, is bound to serve the truth. And so the cardinal is quite correct that the pope is not free to change the church’s teachings with regard to the immorality of homosexual acts or the insolubility of marriage or any other truth of the faith. On the contrary, his work is to teach these truths and to insist on the discipline which reflects the truths in practice.

BFN: It sounds like there’s a tension, what we’re seeing play out in this [synod]. It sounds like you’re saying there are some people who deliberately want to change teaching. Like the people who are supportive of some of the positions that were articulated in the Relatio are saying that they’re trying to balance the pastoral need to find space for people who are living outside what the church teaches is the appropriate lifestyle, to find a way pastorally to incorporate them into the community and to bring them more in line.
You’ve used very strong words about homosexuality; in a recent interview you say again that homosexual acts are always wrong and evil. Is there any middle ground, any way to make space for LGBT people inside the church while also adhering to church teaching?

CB: Well the church doesn’t exclude anyone who’s of good will, even if the person is suffering from same-sex attraction or even acting on that attraction. But at the same time out of her love for the person who’s involved in sinful acts, she calls the person to conversion, in a loving way, but obviously, like a father or mother in a family, in a firm way for the person’s own good.
There never can be in the Catholic Church a difference between doctrine and practice. In other words, you can’t have a doctrine that teaches one thing and a practice which does something differently. If people don’t accept the church’s teaching on these matters than they’re not thinking with the church and they need to examine themselves on that and correct their thinking or leave the church if they absolutely can’t accept what the church teaches. They’re certainly not free to change the teaching of the church to suit their own ideas.

BFN: But as I read the Relatio — and again I’m reading this as a layperson — it seems like what they’re saying is [trying to establish] a welcoming tone. While not changing the teaching, they’re also trying to not make the primary point of contact be a fight over these lifestyle choices. While holding up that the ideal remains matrimony, they’re not going to be pushed out and harassed by virtue of not being in that arrangement.


CB: The point is that for the church, moral teaching is never a matter of ideals. They’re understood to be real commands that we’re meant to put into practice. All of us are sinners and we have to undergo a daily conversion to live according to the moral truth, but it remains for us always compelling. It’s not just an ideal that we hold out there, that, “It would be nice if it were this way, but I can’t do it.” No, we’re called to conform ourselves to those truths.
That’s the difficulty with the Relatio, which is not well expressed, and does not have a good foundation neither in the sacred scriptures nor in the church’s perennial teachings, and also uses language which can be very confusing.
One of the confusions is that it confuses the person with the sinful acts. In other words, it tries to say that if the church teaches that these acts are sinful that somehow they are turning on the people and driving them away from the church. Well, if the individuals involved are sincere and want to live the truth of moral law, the church is always ready to help. Even if someone sins repeatedly, the church always stands ready to help them begin again. But the truth of the moral law remains and it is compelling. It’s for now, it’s for me, it’s not something out there, some ideal out there that would be nice to realize but it doesn’t compel me.

BFN: I should ask you about the reports that you’re being removed from the Signatura. What message is that sending? Do you think you are being removed in part because of how outspoken you have been on these issues?

Cardinal Burke: The difficulty — I know about all the reports, obviously. I’ve not received an official transfer yet. Obviously, these matters depend on official acts. I mean, I can be told that i’m going to be transferred to a new position but until I have a letter of transfer in my hand it’s difficult for me to speak about it. I’m not free to comment on why I think this may be going to happen.

BFN: Have you been told that you will be transferred?

CB: Yes.

BFN: You’re obviously a very well respected person. That must be disappointing.

CB: Well, I have to say, the area in which I work is an area for which I’m prepared and I’ve tried to give very good service. I very much have enjoyed and have been happy to give this service, so it is a disappointment to leave it. On the other hand, in the church as priests, we always have to be ready to accept whatever assignment we’re given. And so I trust that by accepting this assignment, I trust that God will bless me, and that’s what’s in the end most important. And even though I would have liked to have continued to work in the Apostolic Signatura, I’ll give myself to whatever is the new work that I’m assigned to…

BFN: And that is as the chancellor to the order of Malta, is that right?

CB: It’s called the patron of the sovereign military order of Malta, that’s right.

BFN: So where are we now? As I understand it, the final draft of the Relatio is expected later today and it will be voted on tomorrow, is that right?

CB: It’s scheduled to be read to us tomorrow morning and then there’s to be discussion and the final vote is tomorrow afternoon.

BFN: I’m curious about the revisions that happened yesterday in the English version of the [Relatio] and none of the others. I don’t know if you can shed any light on that…

CB: I only know the revisions that were suggested by the small group to which I belonged, I haven’t seen the other ones, they were all delivered yesterday and were studied yesterday afternoon and today for the revision of the text. From the reports which were published, the summary reports, I believe that there was a rather thorough revision.

BFN: On this final stretch, you have very well respected doctrinal experts like Cardinal Wuerl on [the Relatio] writing committee. Do you have confidence in them going forward?

CB: I trust that they will produce a worthy document. I must say I was shocked by what I heard on Monday morning, which was presented by a very reputable cardinal, the Cardinal-Archbishop of Budapest. So you can imagine I’m a little shaken by that, my trust is a little bit shaken, but I am hoping that we won’t have a repeat of that.

BFN: All right, sir, I very much appreciate you making the time, I know you haven’t spoken with a lot of secular outlets, so I am really honored that you’d be willing to do that for us.

CB: You’re welcome. Goodbye, and God bless you.

Reazioni contro un Sinodo manipolato

“La sensazione generale è quella di un enorme sollievo”, dice un professore influente presso un'Università Pontificia. “Giovedì, verso mezzogiorno, Giovanni Paolo II ha operato un miracolo al Sinodo”.
A quell’ora iniziò la rivolta contro l'uomo accuratamente scelto da Francesco, il suo primo cardinale, Lorenzo Baldisseri - apprezzatissimo da Bergoglio per gli inestimabili servizi resi prima e durante il Conclave del 2013 - scelto più di un anno prima del Sinodo per orchestrare entrambe le assemblee, del 2014 e del 2015, in modo da poter raggiungere i risultati voluti dal Papa, senza alcun dissenso. Era un compito difficile, ma Baldisseri vi si dedicò strenuamente e il dato essenziale fu l'operazione dei media.
Finché i lavori del Sinodo rimanevano segreti, l'operazione dei media doveva procedere a mosse rapide con fatti compiuti, impossibili da fermare per qualsiasi forza, in modo che il risultato conclusivo determinasse una relatio finale rivoluzionaria. Tale relatio avrebbe dovuto funzionare come la grande acclamazione di Papa Francesco proveniente dall'episcopato mondiale, quasi egli fosse un guru della moda, un leader glorioso la cui padronanza degli eventi non gli può essere negata o impedita.
In questa serie di fatti compiuti, la prima relatio della settimana, scritta da monsignor Bruno Forte prima del Sinodo, avrebbe dovuto essere un passo abbagliante. Tutti a Roma sapevano che Francesco conosceva, aveva letto e approvato tale pubblicazione. Nulla poteva avvenire in questo personalistico e super egocentrico pontificato senza la conoscenza diretta del papa. Quanto fu inaspettato, e non avrebbe dovuto esserci, fu che, nonostante la forte pressione, la maggioranza decisionale fu più wojtyliana che bergogliana.
Negli ultimi giorni, ho parlato con un gran numero di prelati, molti dei quali padri sinodali. Erano tutti furiosi e indignati contro Francesco. Il presidente di una Conferenza episcopale di un grande paese africano, lo eticchettò di fronte a me come “elemento disgregatore”, la definizione più azzeccata per descrivere l'atmosfera generale della Curia e del Sinodo dopo 18 mesi di un governo imposto con la paura e la persecuzione; il termine che ho sentito più volte durante la scorsa settimana è stato “esasperazione”.
Le esperienze del secolo scorso hanno mostrato che un governo basato sulla paura e sulla manipolazione non può sussistere a lungo senza ribellioni, e questo è quanto è successo Giovedi. Era come se una pentola a pressione fosse esplosa alla fine di 18 mesi di ebollizione.
Il Sinodo ha fallito, perché i suoi obiettivi sono stati vanificati da quest'esplosione di angoscia sotto pressione e questo è ciò che rende questo “Sinodo straordinario”, davvero straordinario!
La protesta dei Padri sinodali del 16 ottobre contro Baldisseri, è stata la più inaudita degli ultimi 50 anni, e il silenzio dei media il più stupefacente, considerando l'enormità di ciò che avvenne. I mezzi informativi italiani furono presi totalmente alla sprovvista, e questo già Sabato, tentando di salvare il prestigio di Papa Bergoglio e trasferendo la responsabilità per la mancata riuscita sinodale ai suoi collaboratori, tra cui Baldisseri, ma tutti sanno che questi erano solo gli agenti fedeli della sua incrollabile e potente volontà.
Nel frattempo, il prestigio del Cardinale Kasper ha raggiunto i livelli più bassi e i capi della rivolta sono stati considerati come degli eroi.
In ogni caso, il Sinodo del 2014 è solo un passo di un percorso in cui Francesco e i suoi alleati stanno facendo parecchi errori, molti dei quali derivati dalla loro infinita arroganza. Si sta mostrando un'inattesa resistenza, una resistenza che viene minimizzata dalla stampa e dai mezzi di comunicazione in tutto il mondo.
Per quanto riguarda il testo finale del Sinodo, come pare? Probabilmente piuttosto male, ma meno di quello predisposto anticipatamente e che ci si aspettava. L'ottimismo dei "progressisti" è nel caos, e il testo finale del Sinodo, a questo punto, è un problema secondario; ciò che conta da ora è la battaglia che sarà combattuta alla prossima assemblea, nel 2015. Francesco non dovrà incassare quant'è successo ora per leggerezza e Baldisseri dovrà essere sottoposto ad enormi pressioni dall'alto per manipolare l'incontro del 2015, in un modo che non venga ostacolato da alcun nuovo miracolo di Giovanni Paolo II.

La castità non è più una virtù :riflessioni sul Sinodo (La Nuova Bussola)

QUI la splendida e triste riflessione sul Sinodo e sulla direzione intrapresa dalla Chiesa Cattolica.

Cardinal Marx : abbiamo aperto una strada nella Chiesa trasparente nessun tema è tabù (La Repubblica)

QUI l'intervista al Cardinal Marx, sul Sinodo.

La Chiesa e il Sinodo tra progressisti e conservatori (Lucetta Scaraffia, Il Messaggero)

QUI l'analisi sul Sinodo della storica Lucetta Scaraffia.

Bruno Forte : su gay e divorziati la maggioranza c'è, andiamo avanti! (Il Mattino)

QUI l'intervista a Bruno Forte sul Sinodo e le future evoluzioni.

Il segnale di speranza dal Vaticano (New York Times)

QUI  il NYT evidenzia nel Sinodo e nelle parole del Papa un "segno di speranza" per innovare la Chiesa, aprirla al mondo e seguire le orme del CVII.

Ma i conservatori temono di fare la fine di Ottaviani (Calabrò, Corriere della Sera)

"Speriamo di non fare la fine di Ottaviani", l'auspicio di molti vescovi al Sinodo, QUI l'articolo intero.

Quel 10% dei vescovi che boccia anche le "aperture minori" (Accattoli, Corriere della Sera)

QUI Luigi Accattoli esamina i "dati" delle votazioni del Sinodo, evidenziando come un 10% di vescovi costituisce una resistenza costante alle innovazioni volute da Papa Francesco.

Dio non ha paura delle novità : Il segnale di Francesco ai vescovi (Corriere della Sera)

QUI l'analisi del "Corriere della Sera" sulle parole del Santo Padre durante la beatificazione di Paolo VI

domenica 19 ottobre 2014

Papa Francesco, i gesuitismi e l'attacco di Pascal



 Molti cattolici, sicuramente saranno scossi per i buonismi ed i cerchiobottismi che talvolta emergono dalle parole del Santo Padre, dal "Chi sono io per giudicare" alle recenti parole durante la conclusione del Sinodo :


una: la tentazione dell'irrigidimento ostile,cioè il voler chiudersi dentro lo scritto (la lettera) e non lasciarsi sorprendere da Dio, dal Dio delle sorprese (lo spirito); dentro la legge, dentro la certezza di ciò che conosciamo e non di ciò che dobbiamo ancora imparare e raggiungere. Dal tempo di Gesù, è la tentazione degli zelanti, degli scrupolosi, dei premurosi e dei cosiddetti - oggi- "tradizionalisti" e anche degli intellettualisti.
- La tentazione del buonismo distruttivo, che a nome di una misericordia ingannatrice fascia le ferite senza prima curarle e medicarle; che tratta i sintomi e non le cause e le radici. È la tentazione dei "buonisti", dei timorosi e anche dei cosiddetti "progressisti e liberalisti".

Insomma quel classico "un pò di qua e un pò di là" che fa male al cristianesimo, infatti, ogni volta che siamo doppi e poco chiari, siamo dimentichi delle parole di Gesù : "il vostro parlare sia si si, no no". 
Anche perchè ci si attende da un Papa , specie in un momento di crisi nella Chiesa, una parola superiore alle altre in autorità ed in chiarezza.
Il Santo Padre ha ovviamente nel DNA lo stile del gesuita, che come tutti ben sanno tende ad esser poco chiaro pensiamo solamente che il termine gesuitismo sul Treccani è :
gesuitismo /dʒezui'tizmo/ s. m. [der. di gesuita]. - 1. (eccles.) [il complesso della dottrina, dei metodi, ecc., dei gesuiti]. 2. (fig., spreg.) [l'essere ipocrita] ≈ doppiezza, falsità, fariseismo, finzione, insincerità, ipocrisia, mistificazione, simulazione.

 A tal proposito trovo molto interessante la lettura di una riflessione di Pascal sui membri della "Compagnia di Gesù", che descrive bene quel metodo noto appunto come "gesuitismo" e che calza a pennello con l'equilibrio funambolico del Santo Padre nella vicenda del Sinodo.


 Dalla V Lettera Provinciale di Blaise Pascal :

Il loro(dei gesuiti) scopo non è quello di corrompere i costumi e nemmeno quello di riformarli :sarebbe una cattiva politica.

Essi( i gesuiti)hanno abbastanza buona opinione di se da stimare utile e come necessario al bene della religione che il loro credito si estenda per ogni dove e che essi governino tutte le coscienze. E poiché le massime evangeliche e severe sono atte a governare alcune categorie di persone, se ne servono nei casi in cui riescono loro convenienti. Ma , siccome quelle massime non si confanno al modo di condursi della maggior parte della gente, le lasciano allora da parte in modo da aver di che accontentare tutti quanti.

…Grazie a tale condotta “officiosa e accomodativa” come la chiama padre petau essi tendono le braccia a tutti. Se gli si presenta qualcuno che sia fermamente risoluto a restituire beni male acquistati non dovete credere che lo distolgano anzi lo lodano e lo confortano in cosi santo proposito . Ma se ne capita un altro il quale voglia ottenere l’assoluzione senza nulla restituire sarà ben difficile che non gliene forniscano i mezzi di cui loro stessi si renderanno garanti.

 In questo modo conservano tutti gli amici e si difendono contro tutti i nemici. Invero se sono accusati di eccessiva rilassatezza presentano al pubblico i loro direttori austeri, insieme con alcuni libri ispirati al rigore della legge cristiana e le anime semplici e coloro che non approfondiscono le cose si accontentano di simili prove. Cosi essi ne hanno per ogni sorta di persone e sanno rispondere talmente a proposito a quel che si domanda loro che quando si trovano in paesi in cui un Dio crocifisso appare una follia sopprimono lo scandalo della croce e predicano soltanto Cristo glorioso e non Cristo sofferente cosi han fatto nelle indie e nella Cina.

La loro rilassatezza morale è causa delle teorie loro sulla grazia

Il Sinodo apre (a metà) su gay e divorziati (Il Sole24ore)

QUI l'analisi de "Il Sole24ore" sui "progressi" della Chiesa cattolica su divorziati risposati e gay.

Condanna CEI e Vicariato, ma Bergoglio non vuole crociate (Giansoldati, Il Messaggero)

QUI le varie posizioni di CEI , Vicariato e Papa Francesco sulla questione dei "matrimoni gay" registrati sabato 18 ottobre nella Capitale.

Rivincita dei Ratzingeriani, Bergoglio ha perso al Sinodo? (Socci, Libero)

QUI l'acuta analisi sulla "sconfitta" di Papa Francesco al Sinodo.