Gli errori del passato
non devono condizionare il presente
Cari Fratelli Vescovi,
Sono lieto di porgervi un cordiale benvenuto in occasione della vostra visita ad limina Apostolorum. Il pellegrinaggio sulle tombe dei Santi Pietro e Paolo VI offre un’importante occasione per rafforzare i vincoli di comunione dell’unica Chiesa di Cristo. Questo momento è quindi un’opportunità privilegiata per riaffermare la vostra unità e l’affetto fraterno che deve sempre caratterizzare le relazioni nel Collegio episcopale, con e sotto il Successore di Pietro. Desidero ringraziare l’arcivescovo Wilson per le gentili parole pronunciate a nome vostro. I miei cordiali saluti vanno ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose e ai fedeli laici dell’Australia, e vi chiedo di assicurarli delle mie preghiere per la loro pace, la loro prosperità e il loro benessere spirituale.
Come Sua Eccellenza ha evidenziato nel suo discorso, la Chiesa in Australia è stata segnata da due momenti di grazia speciali negli ultimi anni. Prima di tutto, la Giornata Mondiale della Gioventù è stata benedetta da un grande successo e, insieme a voi, ho visto come lo Spirito Santo ha mosso i giovani riuniti da tutto il mondo sul vostro suolo natale. Ho anche appreso dai vostri resoconti dell’impatto persistente di quella celebrazione. Non solo Sydney, ma anche le diocesi di tutto il Paese hanno accolto i giovani cattolici del mondo, venuti ad approfondire la loro fede in Gesù Cristo insieme alle loro sorelle e ai loro fratelli australiani. Il vostro clero e i vostri fedeli hanno visto e sperimentato la vitalità giovanile della Chiesa, della quale tutti facciamo parte, e l’importanza perenne della Buona Novella, che deve essere proclamata di nuovo a ogni generazione. Mi pare di capire che una delle straordinarie conseguenze di tale evento possa essere ancora constatata nel numero dei giovani che stanno maturando la loro vocazione al sacerdozio e alla vita religiosa. Lo Spirito Santo non cessa mai di risvegliare nei giovani cuori il desiderio di santità e lo zelo apostolico. Dovrete pertanto continuare a promuovere questo attaccamento radicale alla persona di Gesù Cristo, la cui attrazione li ispira a dedicare la loro vita totalmente a lui e al servizio del Vangelo nella Chiesa. Assistendoli, aiuterete altri giovani a riflettere seriamente sulla possibilità di una vita religiosa o nel sacerdozio. Così facendo, rafforzerete un amore analogo e una fedeltà decisa tra gli uomini e le donne che hanno già accolto la chiamata del Signore.
La canonizzazione, lo scorso anno, di santa Maria della Croce MacKillop, è un altro grande evento nella vita della Chiesa in Australia. Di fatto, lei è un esempio di santità e di dedizione per gli australiani e per la Chiesa in tutto il mondo, specialmente per le religiose e per tutti coloro che si occupano dell’educazione dei giovani. In circostanze spesso difficili, santa Maria rimase salda, madre spirituale amorevole per le donne e i bambini affidati alle sue cure, insegnante innovativa per i giovani ed esempio energico per tutti quanti si preoccupavano dell’eccellenza nell’educazione. Dai suoi connazionali australiani viene giustamente considerata un esempio di bontà personale, degno d’imitazione. Santa Maria viene ora proposta come esempio nella Chiesa per la sua apertura ai suggerimenti dello Spirito Santo e per il suo zelo a favore del bene delle anime, esempio che spinse molti altri a seguirne le orme. La sua fede forte, tradotta in azione devota e paziente, è stata il dono che ha fatto all’Australia; la sua vita di santità è un dono straordinario al vostro Paese, alla Chiesa e al mondo. Possano il suo esempio e le sue preghiere ispirare le azioni di genitori, religiosi, insegnanti e di quanti si preoccupano del bene dei bambini, di proteggerli dal male e di dare loro una solida educazione per un futuro felice e prospero.
La risposta coraggiosa di santa Maria MacKillop alle difficoltà presentatesi nel corso della sua vita può ispirare anche per i cattolici oggi, mentre si confrontano con la nuova evangelizzazione e con le gravi sfide alla diffusione del Vangelo nella società nel suo insieme. Tutti i membri della Chiesa devono essere formati nella fede, a partire da una solida catechesi per i bambini e dall’educazione religiosa impartita nelle vostre scuole cattoliche, fino ai tanto necessari programmi catechetici per gli adulti. Anche il clero e i religiosi devono essere assistiti e incoraggiati attraverso una formazione costante, con una vita spirituale approfondita nel mondo che li circonda e che si sta rapidamente secolarizzando. È urgente assicurare che tutti coloro che sono affidati alle vostre cure comprendano, abbraccino e propongano la loro fede cattolica agli altri con intelligenza e disponibilità. In tal modo, voi, il vostro clero e il vostro popolo racconterete la vostra fede attraverso le parole e l’esempio in modo convincente e attraente. Le persone di buona volontà, vedendo la vostra testimonianza, risponderanno in modo naturale alla verità, alla bontà e alla speranza che incarnate.
È vero che il vostro impegno pastorale è stato reso più gravoso dai peccati e dagli errori del passato di altri, tra i quali purtroppo anche alcuni sacerdoti e religiosi; ma ora avete il compito di continuare a riparare agli errori del passato con onestà e apertura, al fine di costruire, con umiltà e decisione, un futuro migliore per tutte le persone coinvolte. Pertanto, vi incoraggio a continuare ad essere pastori di anime che, insieme al loro clero, siano sempre pronti a compiere un passo in più nell’amore e nella verità per il bene delle coscienze del gregge che vi è stato affidato (cfr. Mt 5, 41), cercando di preservarlo nella santità, di istruirlo nell’umiltà e di guidarlo in modo irreprensibile sulle vie della fede cattolica.
Infine, come Vescovi siete consapevoli del vostro particolare dovere di preoccuparvi della celebrazione della liturgia. La nuova traduzione del Messale Romano, frutto di un’importante cooperazione tra Santa Sede, Vescovi ed esperti di tutto il mondo, è volta ad arricchire e ad approfondire il sacrificio di lode offerto a Dio dal suo popolo. Aiutate il vostro clero ad accogliere e ad apprezzare ciò che è stato fatto, affinché possa a sua volta assistere i fedeli mentre tutti si adeguano alla nuova traduzione. Come sappiamo, la sacra liturgia e le sue forme sono iscritte profondamente nel cuore di ogni cattolico. Realizzate ogni sforzo necessario per aiutare i catechisti e i musicisti nella loro rispettiva preparazione, per rendere la celebrazione del Rito Romano nelle vostre diocesi un tempo di maggior grazia e bellezza, degno del Signore e spiritualmente edificante per ciascuno. In tal modo, come in tutti i vostri sforzi pastorali, guiderete la Chiesa in Australia verso la sua patria celeste sotto il segno della Croce del Sud.
Con queste riflessioni, cari Fratelli Vescovi, vi rinnovo i miei sentimenti di affetto e di stima e vi affido tutti all’intercessione di santa Maria MacKillop. Assicurandovi delle mie preghiere per voi e per quanti sono affidati alle vostre cure, sono lieto di impartire la mia benedizione apostolica come pegno di grazia e di pace nel Signore. Grazie.