Le parole più forti il papa le riserva contro la “discriminazione sessuale delle donne”, la pornografia e la prostituzione, paragonate a “crimini contro l'umanità”. Sono la conseguenza, secondo il papa, delle “tendenze materialistiche ed edonistiche” dilaganti soprattutto nei Paesi del “cosiddetto mondo occidentale”, ovvero la discriminazione sessuale delle donne.
“Ogni persona – ha ammonito Benedetto XVI -, sia uomo, sia donna, è destinata ad esserci per gli altri. Un rapporto che non rispetti il fatto che l'uomo e la donna hanno la stessa dignità, costituisce un grave crimine contro l'umanità. È ora di arginare in maniera energica la prostituzione, nonché l'ampia diffusione di materiale dal contenuto erotico o pornografico, anche in Internet”.
Su questo punto, ha assicurato, “la Santa Sede vedrà che l'impegno contro questi mali da parte della Chiesa cattolica in Germania si porti avanti in modo più deciso e chiaro”.
Si tratta di un'annotazione tutt'altro che casuale: la scorsa settimana il quotidiano “Die Welt” ha accusato la Chiesa tedesca di fare soldi con la vendita di libri pornografici, tramite la casa editrice Weltbild, una delle più grandi della Germania, proprietà di alcuni diocesi tedesche. Nel catalogo dell'editrice ci sono 2.500 titoli erotici, con copertine tutt'altro che pudiche. Lo scandalo era stato già segnalato nel 2008 da un documento preparato da numerosi fedeli, ma senza risultati.
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“Ogni persona – ha ammonito Benedetto XVI -, sia uomo, sia donna, è destinata ad esserci per gli altri. Un rapporto che non rispetti il fatto che l'uomo e la donna hanno la stessa dignità, costituisce un grave crimine contro l'umanità. È ora di arginare in maniera energica la prostituzione, nonché l'ampia diffusione di materiale dal contenuto erotico o pornografico, anche in Internet”.
Su questo punto, ha assicurato, “la Santa Sede vedrà che l'impegno contro questi mali da parte della Chiesa cattolica in Germania si porti avanti in modo più deciso e chiaro”.
Si tratta di un'annotazione tutt'altro che casuale: la scorsa settimana il quotidiano “Die Welt” ha accusato la Chiesa tedesca di fare soldi con la vendita di libri pornografici, tramite la casa editrice Weltbild, una delle più grandi della Germania, proprietà di alcuni diocesi tedesche. Nel catalogo dell'editrice ci sono 2.500 titoli erotici, con copertine tutt'altro che pudiche. Lo scandalo era stato già segnalato nel 2008 da un documento preparato da numerosi fedeli, ma senza risultati.
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