Se questa non è intolleranza
Si accusano i cattolici di essere omofobici , perchè contrari ai matrimoni gay ( ma contrari anche alle discriminazioni personali degli omosessuali).
Ci si definisce paladini dei diritti umani , se si è a favore del matrimonio omosessuale si difende la dignità umana , spesso però ci si scopre intolleranti per altre "classi" , intolleranti al limite dell'idiozia.
Questo articolo de "Il fatto quotidiano" ne è la prova , nel dibattito favorevoli contrari alle unioni gay , i contrari spesso hanno più argomentazioni rispetto ai favorevoli che invece , si limitano a criticare , deridere e offendere chi non la pensa come loro , chi appunto è diverso da loro.
Ecco il delirante articolo:
Comunione e Liberazione dice no al matrimonio tra omosessuali. C’è il rischio che non nascano più bambini: i nostri preti sarebbero costretti a molestare dei maggiorenni, ed è una cosa che non possiamo permettere che accada.
Per prima cosa la carne dei maggiorenni è stopposa: i sacerdoti più anziani, abituati alla morbidezza delle carni giovani, rischierebbero di scheggiare le dentiere che si sono comprati con il nostro 8×1000. E poi avere rapporti con un maggiorenne non costituirebbe reato, quindi dovrebbero escogitare altro per farsi trasferire in un’altra diocesi ed insabbiare tutto con l’aiuto del proprio vescovo.
Permettere ai gay di sposarsi porterà ad un’inevitabile conclusione: l’estinzione degli italiani. I maligni potrebbero dire che, alla luce delle dichiarazioni di CL, non sarebbe poi una perdita così grave, ma il vero problema è un altro. Vogliamo forse che i nostri sacerdoti siano costretti a diventare tutti missionari e volare all’estero a molestare negretti?
E’ come per il calcio. Un tempo tutte le stelle venivano a giocare da noi perché avevamo il campionato più bello del mondo, adesso scelgono tutti altri Paesi. Per la pedofilia ecclesiastica rischiamo lo stesso esodo. Che ne sarà della nostra immagine?
E poi lo sappiamo tutti che in Africa i bambini sono denutriti, non sono mica resistenti come i nostri cresciuti con pane e nutella. C’è il rischio che si facciano male. Poveri piccoli, vogliamo forse traumatizzarli per tutta la vita?
Si accusano i cattolici di essere omofobici , perchè contrari ai matrimoni gay ( ma contrari anche alle discriminazioni personali degli omosessuali).
Ci si definisce paladini dei diritti umani , se si è a favore del matrimonio omosessuale si difende la dignità umana , spesso però ci si scopre intolleranti per altre "classi" , intolleranti al limite dell'idiozia.
Questo articolo de "Il fatto quotidiano" ne è la prova , nel dibattito favorevoli contrari alle unioni gay , i contrari spesso hanno più argomentazioni rispetto ai favorevoli che invece , si limitano a criticare , deridere e offendere chi non la pensa come loro , chi appunto è diverso da loro.
Ecco il delirante articolo:
Comunione e Liberazione dice no al matrimonio tra omosessuali. C’è il rischio che non nascano più bambini: i nostri preti sarebbero costretti a molestare dei maggiorenni, ed è una cosa che non possiamo permettere che accada.
Per prima cosa la carne dei maggiorenni è stopposa: i sacerdoti più anziani, abituati alla morbidezza delle carni giovani, rischierebbero di scheggiare le dentiere che si sono comprati con il nostro 8×1000. E poi avere rapporti con un maggiorenne non costituirebbe reato, quindi dovrebbero escogitare altro per farsi trasferire in un’altra diocesi ed insabbiare tutto con l’aiuto del proprio vescovo.
Permettere ai gay di sposarsi porterà ad un’inevitabile conclusione: l’estinzione degli italiani. I maligni potrebbero dire che, alla luce delle dichiarazioni di CL, non sarebbe poi una perdita così grave, ma il vero problema è un altro. Vogliamo forse che i nostri sacerdoti siano costretti a diventare tutti missionari e volare all’estero a molestare negretti?
E’ come per il calcio. Un tempo tutte le stelle venivano a giocare da noi perché avevamo il campionato più bello del mondo, adesso scelgono tutti altri Paesi. Per la pedofilia ecclesiastica rischiamo lo stesso esodo. Che ne sarà della nostra immagine?
E poi lo sappiamo tutti che in Africa i bambini sono denutriti, non sono mica resistenti come i nostri cresciuti con pane e nutella. C’è il rischio che si facciano male. Poveri piccoli, vogliamo forse traumatizzarli per tutta la vita?