Pubblico una rara riflessione del Cardinal Ottaviani riguardo l'attacco alla dignità umana che negli ultimi secoli si sta scatenando e il ruolo della Chiesa come unico baluardo e difensore dell'uomo in quanto tale .
Riflessione più che mai attuale in questi tempi in cui imperversano "innovazioni" etiche che sempre più minano l'uomo nella sua integrità e nella sua dignità personale.
Riflessione più che mai attuale in questi tempi in cui imperversano "innovazioni" etiche che sempre più minano l'uomo nella sua integrità e nella sua dignità personale.
Se i primi secoli cristiani conobbero lotte tremende
sulle Persone divine e sulla natura divina, i secoli ultimi invece, non
contenti di aver tentato di distruggere l’idea di Dio, credendo così di
distruggerlo come in lettere cubitali ha osato dire Nietzsche, stanno ora
distruggendo l’uomo.
Lo hanno aggredito, come si aggredisce per via di
reagenti chimici un corpo, nella sua natura e nella sua persona. Quel che è
l’uomo, ha formato l’oggetto di oltre quattro secoli di esplorazioni , dal cosiddetto
rinascimento in qua. Della conoscenza dell’uomo prima si occupava la teologia,
poi la filosofia: poi è venuta la volta della psicologia ; infine tutto è stato
questione di zoologia; e non è bastato : ora siamo alla pura chimica . Prima
gli si è tolta l’anima, poi gli si è tolta la personalità. Senonché dal 1500 a
oggi ,dal protestantesimo in poi , dall’assolutismo delle monarchie nazionali
all’assolutismo delle repubbliche sovietiche , dagli imperi coloniali all’impero dei lavoratori , non si è mai
levata una voce , una sola , in favore dell’uomo; non come cittadino di un
regno, non come un fante di un esercito, non come gregario di una setta, non
come milite di una idea da far trionfare , non come l’eroe di una conquista, di
una spedizione, d’una invenzione, ma unicamente come uomo, unicamente perché
uomo. L’uomo , nelle festose celebrazioni dei secoli scorsi, non valeva per
quel che era ma per quello che faceva. Non per nulla infatti si parlava di arte
, di scienze di politica, di lavoro, di tutto ciò che l’uomo fa ; e non fiatava
nessuno dell’uomo per quel che è. Nessuno , fuorché la Chiesa. Fosse anche uno
storpio e persino deficiente , l’uomo è tale dignità che viene dopo Dio; tutto
il resto è tanto poco, in confronto, quanto nulla. E il resto è l’universo
creato, è la storia tutta quanta. L’anima di un uomo vale quanto vi è di più
caro a Dio, se il Figlio di Dio si è
fatto suo prezzo .