....Nel Cristo Dio fatto uomo , troviamo il sostegno per la nostra debolezza e le risorse per raggiungere la perfezione. L'umanità di Cristo ci rimette in piedi , la sua condiscendenza ci prende per mano , la sua divinità ci fa giungere alla méta....


S.Agostino

Cerca nel blog

martedì 22 novembre 2011

Una teologia della liberazione “made in Africa”?

Il Papa lancia la nuova teologia della liberazione sotto forma di "globalizzazione della solidarietà". Nelle 130 pagine dell'esortazione apostolica "Impegno dell'Africa", Benedetto XVI ribadisce la centralità dell'attenzione ai poveri, definisce l'analfabetismo  "flagello" pari a Aids,Tbc, malaria e mobilita la Chiesa per salvare i giovani da "mancanza di formazione, disoccupazione, sfruttamento politico" perché non cadano nella "frustrazione" e possano "prendere in mano il proprio avvenire".


Temi particolarmente cari ai teologi della liberazione, che partendo dal Sud America catalizzarono negli anni 70 e 80, il dibattito ecclesiale soprattutto nel Terzo Mondo. Fino alle "fughe in avanti" condannate e sanzionate dalla Santa Sede. Notevole diffusione ebbero in quel periodo le comunità ecclesiastiche di base (Ceb), nuclei ecumenici impegnati a vivere una fede di partecipazione ai problemi della società, che misero radici un po' in tutti i paesi ma soprattutto in Brasile e Nicaragua. In Brasile, grazie anche all'appoggio del cardinale di San Paolo, Paulo E. Arns, e del vescovo Helder P. Câmara, ne sorsero quasi 100.000. In Nicaragua numerosi sacerdoti e laici cattolici presero parte alla lotta armata contro la dittatura di A. Somoza e in seguito sacerdoti come Ernesto Cardenal e Miguel D'Escoto entrarono nel governo sandinista.


QUI ARTICOLO INTERO