- S. E. R. Mons. Shlemon WARDUNI, Vescovo di Curia di Babilonia dei
Caldei, Vescovo titolare di Anbar dei Caldei (IRAQ)
L’Evangelizzazione per essere efficace e produttiva deve inventare nuovi metodi e mezzi: innanzitutto, fondarsi sulla grazia dello Spirito Santo, che illumina l’uomo e lo fa accogliere e vivere la sua vocazione cristiana e umana e arrivare all’autentica luce della mente e alla vera gioia del cuore.
La vita veritiera dei maestri che segue un modello di “santità”. Bisogna chiederci: dov’è la nostra umiltà? dov’è la nostra unità? dov’è il nostro reale amore per Dio, che ci ha amati dandoci il suo Figlio unigenito (Gv 3, 16; 13, 1; 1Pt 1, 22; Gv 13, 34).
Il Sinodo precedente è stato sulla Parola di Dio, Parola che è vitale per la Nuova Evangelizzazione, come dice il salmista: “luce ai miei passi la Tua parola”. Senza la Parola non potremo incontrare il Verbo. Egli è pronto a presentarsi e a dare la forza a coloro che si lasciano guidare da Lui. Perciò bisogna evangelizzarsi, prima di evangelizzare gli altri.
Purtroppo è diffusa una mentalità che disprezza la religione, considerandola ostacolo allo sviluppo sociale e scientifico. Tale visione spinge all’indifferenza mortale, in una forma di ateismo mascherato. Un ateismo praticato e diffuso in tutte le società, aumentato, purtroppo, dalle discordie della Chiesa. Una Chiesa che si trova spesso costretta a difendersi invece di testimoniare Cristo ... tutto questo indebolisce la fede dei semplici.
Un altro motivo di questa degradazione religiosa è l’aumento dell’emigrazione, cioè il fuggire da alcune realtà difficili ad altre sconosciute e spesso difficoltose - il “miele amaro” come l’ha chiamato Benedetto XVI nel Suo discorso ai giovani in Libano.
Senza scordare l’impatto negativo dei Mass-Media che spesso si dispongono contro la Chiesa per screditarla e indebolire la sua forza morale, dannando cosi, soprattutto, la fede per degli adolescenti e dei giovani.
L’Evangelizzazione è uno dei compiti più grande dei vescovi, come afferma il Concilio Vaticano II, nel Decreto “Christus Dominus” (No. 13).
La Nuova Evangelizzazione in Iraq: la situazione resta estremamente negativa, nonostante i continui tentativi della Chiesa. Il numero dei cristiani è sempre in diminuzione a causa dell’emigrazione continua dei fedeli e del Clero e anche a causa dal nostro cattivo esempio, dalla non-coesione, e dall’aumento delle divisioni tra di noi.
L’Evangelizzazione per essere efficace e produttiva deve inventare nuovi metodi e mezzi: innanzitutto, fondarsi sulla grazia dello Spirito Santo, che illumina l’uomo e lo fa accogliere e vivere la sua vocazione cristiana e umana e arrivare all’autentica luce della mente e alla vera gioia del cuore.
La vita veritiera dei maestri che segue un modello di “santità”. Bisogna chiederci: dov’è la nostra umiltà? dov’è la nostra unità? dov’è il nostro reale amore per Dio, che ci ha amati dandoci il suo Figlio unigenito (Gv 3, 16; 13, 1; 1Pt 1, 22; Gv 13, 34).
Il Sinodo precedente è stato sulla Parola di Dio, Parola che è vitale per la Nuova Evangelizzazione, come dice il salmista: “luce ai miei passi la Tua parola”. Senza la Parola non potremo incontrare il Verbo. Egli è pronto a presentarsi e a dare la forza a coloro che si lasciano guidare da Lui. Perciò bisogna evangelizzarsi, prima di evangelizzare gli altri.
Purtroppo è diffusa una mentalità che disprezza la religione, considerandola ostacolo allo sviluppo sociale e scientifico. Tale visione spinge all’indifferenza mortale, in una forma di ateismo mascherato. Un ateismo praticato e diffuso in tutte le società, aumentato, purtroppo, dalle discordie della Chiesa. Una Chiesa che si trova spesso costretta a difendersi invece di testimoniare Cristo ... tutto questo indebolisce la fede dei semplici.
Un altro motivo di questa degradazione religiosa è l’aumento dell’emigrazione, cioè il fuggire da alcune realtà difficili ad altre sconosciute e spesso difficoltose - il “miele amaro” come l’ha chiamato Benedetto XVI nel Suo discorso ai giovani in Libano.
Senza scordare l’impatto negativo dei Mass-Media che spesso si dispongono contro la Chiesa per screditarla e indebolire la sua forza morale, dannando cosi, soprattutto, la fede per degli adolescenti e dei giovani.
L’Evangelizzazione è uno dei compiti più grande dei vescovi, come afferma il Concilio Vaticano II, nel Decreto “Christus Dominus” (No. 13).
La Nuova Evangelizzazione in Iraq: la situazione resta estremamente negativa, nonostante i continui tentativi della Chiesa. Il numero dei cristiani è sempre in diminuzione a causa dell’emigrazione continua dei fedeli e del Clero e anche a causa dal nostro cattivo esempio, dalla non-coesione, e dall’aumento delle divisioni tra di noi.