....Nel Cristo Dio fatto uomo , troviamo il sostegno per la nostra debolezza e le risorse per raggiungere la perfezione. L'umanità di Cristo ci rimette in piedi , la sua condiscendenza ci prende per mano , la sua divinità ci fa giungere alla méta....


S.Agostino

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martedì 23 luglio 2013

Testo legge sull'omofobia , riflessioni

Disposizioni in materia di contrasto dell’omofobia e della transfobia.

Art. 1.

1. All’articolo 3, della legge 13 ottobre 1975, n. 654, e successive modificazioni sono apportate le seguenti modifiche:

  1. al comma 1, alle lettere a) e b) [Salvo che il fatto costituisca più grave reato, anche ai fini dell'attuazione della disposizione dell'articolo 4 della convenzione, è punito a) con la reclusione fino ad un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi; b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi] sono aggiunte le seguenti parole: “o fondati sull’omofobia o transfobia”;
  2. al comma 3, primo periodo [È vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi], dopo le parole “o religiosi” sono aggiunte le seguenti parole “ o fondati sull’omofobia o transfobia”.

2. Al Titolo del decreto legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito con modificazioni della legge 25 giugno 1993, n. 205 [Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, recante misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa], dopo le parole “e religiosa” sono aggiunte le seguenti: “ovvero fondata sull’omofobia o transfobia”.

3. Alla rubrica dell’articolo 1, del decreto legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito con modificazioni della legge 25 giugno 1993, n. 205 [Salvo che il fatto costituisca più grave reato, anche ai fini dell’attuazione della disposizione dell’articolo 4 della convenzione, è punito: A) con la reclusione sino a tre anni chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi; B) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi], dopo le parole “o religiosi” sono aggiunte le seguenti: “ovvero fondati sull’omofobia o transfobia”.


 Prima di tutto , sarebbe necessario che i relatori , definissero chiaramente in cosa consiste l'omofobia

Viene da sorridere leggendo questo testo , anzi , mi sono fatto parecchie risate nel tentare di immaginare cosa potrebbe accadere se la Chiesa e il mondo omosessuale applicassero alla lettera queste modifiche alla legge n.654 .

Si genererebbe un circolo vizioso di accuse e reati che non terminerebbe più , perchè se la Chiesa venisse incolpata , punita e discriminata per le sue idee religiose definite "omofobe" , d'altro canto la Chiesa potrebbe impugnare questo testo e definirsi lei stessa discriminata e punita da ideologie che la considerano inferiore e discriminante , come per esempio farebbe la cultura gay.

Il paradosso di queste modifiche , è che in galera non finirebbe il vescovo e basta , ma , ad essere precisi , ci finirebbe anche l'omosessuale che accusa il vescovo di essere discriminante , divenendo anch'esso (l'omosessuale) un intollerante nei confronti di idee religiose per motivi ideologici .

Non credo ci si debba allarmare , come non credo si debba aver paura di dire ciò che si pensa , ricordiamoci di quanto il Signore dice " Semplici come colombe e prudenti come serpenti".
Qualora la Chiesa venisse accusata ripetutamente e punita per omofobia , allora si facesse furba ed impugnasse anche lei questa legge , per definirsi discriminata.