Si inizia timidamente a vagheggiare , in ambienti vaticani , che la storica legge del celibato ecclesiastico possa venir messa in discussione durante questo Pontificato.
Papa Francesco , non si esprime in merito , si smarca , ma con un gioco di nomine , cambi nella Curia ed interviste, lascia pensare che voglia discuterne.
Ma quali sono gli aspetti principali che lasciano intendere questo?
-Vicinanza e sintonia col cardinal Hummes , celebre per la sua esternazione poco prima di venire a Roma come "Prefetto della Congregazione per il Clero" , sul celibato ecclesiastico : il celibato non è un dogma.
Mantra tautologico , ripetuto in continuazione da tutti quelli che sognano una Chiesa nel futuro prossimo con preti uxorati.
-Utilizzare(molti vaticanisti lo fanno) il pretesto dell'Anglicanorum Coetibus , che non è una timida apertura ma una conferma di quello che è sempre stato nella Chiesa Latina il "sacerdote uxorato": non una possibilità ma un'eccezione.
-Le stesse vecchie interviste al cardinal Bergoglio , lasciano intendere che la pensi come Hummes o come il neosegretario di Stato Mons.Parolin , ossa il celibato non è un dogma ,e si può cambiare.
-Eliminazione dalla Congregazione per il Clero del Cardinal Piacenza , ottimo prefetto , che con vigore ha difeso il "sacro celibato" (da lui così più volte nominato) . La rimozione di questo Prefetto spesso troppo frettolosamente etichettato come tradizionalista , è un campanello d'allarme per tutti i "sostenitori" del celibato ecclesiastico obbligatorio nella Chiesa Latina.
-Nomina come Segretario di Stato del nunzio Parolin , il quale senza perdere tempo ha rilasciato un'intervista , dimostrando chiaramente il suo desiderio di andare oltre il celibato obbligatorio.
Certamente Papa Francesco era al corrente delle posizioni del Segretario di Stato , avrà vagliato prima della nomina il profilo diplomatico e dottrinale di molti candidati e certamente non sarà sfuggita questa posizione particolare di Mons.Parolin.
Nonostante tutto è diventato il "numero due" in Vaticano , a differenza di Hummes che , dopo quell'uscita , fu "costretto" a rettificare , scrivendo una bella lettera in favore del celibato ecclesiastico e successivamente non venne riconfermato come "Prefetto".
Al Santo Padre domandiamo , noi tutti a favore del celibato ecclesiastico obbligatorio nella Chiesa Latina :
Santo Padre , quali sono le sue reali intenzioni sulla regola del celibato ecclesiastico?
Vuole aprire davvero un dibattito?
Se la sente di correre il rischio di spaccare in due la Chiesa , di creare divisione ora?
Se non se la sente , perchè non invita al silenzio tutti gli uomini di Chiesa , che con certe esternazioni rischiano solamente di confondere gli animi di tanti cattolici?
Umilmente le facciamo questa domanda , sapendo di non aver risposta , rinnovando sempre le preghiere per Lei e le Sue intenzioni.
Papa Francesco , non si esprime in merito , si smarca , ma con un gioco di nomine , cambi nella Curia ed interviste, lascia pensare che voglia discuterne.
Ma quali sono gli aspetti principali che lasciano intendere questo?
-Vicinanza e sintonia col cardinal Hummes , celebre per la sua esternazione poco prima di venire a Roma come "Prefetto della Congregazione per il Clero" , sul celibato ecclesiastico : il celibato non è un dogma.
Mantra tautologico , ripetuto in continuazione da tutti quelli che sognano una Chiesa nel futuro prossimo con preti uxorati.
-Utilizzare(molti vaticanisti lo fanno) il pretesto dell'Anglicanorum Coetibus , che non è una timida apertura ma una conferma di quello che è sempre stato nella Chiesa Latina il "sacerdote uxorato": non una possibilità ma un'eccezione.
-Le stesse vecchie interviste al cardinal Bergoglio , lasciano intendere che la pensi come Hummes o come il neosegretario di Stato Mons.Parolin , ossa il celibato non è un dogma ,e si può cambiare.
-Eliminazione dalla Congregazione per il Clero del Cardinal Piacenza , ottimo prefetto , che con vigore ha difeso il "sacro celibato" (da lui così più volte nominato) . La rimozione di questo Prefetto spesso troppo frettolosamente etichettato come tradizionalista , è un campanello d'allarme per tutti i "sostenitori" del celibato ecclesiastico obbligatorio nella Chiesa Latina.
-Nomina come Segretario di Stato del nunzio Parolin , il quale senza perdere tempo ha rilasciato un'intervista , dimostrando chiaramente il suo desiderio di andare oltre il celibato obbligatorio.
Certamente Papa Francesco era al corrente delle posizioni del Segretario di Stato , avrà vagliato prima della nomina il profilo diplomatico e dottrinale di molti candidati e certamente non sarà sfuggita questa posizione particolare di Mons.Parolin.
Nonostante tutto è diventato il "numero due" in Vaticano , a differenza di Hummes che , dopo quell'uscita , fu "costretto" a rettificare , scrivendo una bella lettera in favore del celibato ecclesiastico e successivamente non venne riconfermato come "Prefetto".
Al Santo Padre domandiamo , noi tutti a favore del celibato ecclesiastico obbligatorio nella Chiesa Latina :
Santo Padre , quali sono le sue reali intenzioni sulla regola del celibato ecclesiastico?
Vuole aprire davvero un dibattito?
Se la sente di correre il rischio di spaccare in due la Chiesa , di creare divisione ora?
Se non se la sente , perchè non invita al silenzio tutti gli uomini di Chiesa , che con certe esternazioni rischiano solamente di confondere gli animi di tanti cattolici?
Umilmente le facciamo questa domanda , sapendo di non aver risposta , rinnovando sempre le preghiere per Lei e le Sue intenzioni.