religiosi devono obbedire ai vescovi, raccomanda la Congregazione per la Vita consacrata e le società di vita apostolica. «E’ fonte di perplessità che i religiosi non partecipino alle strutture di consultazione e di collaborazione della Chiesa particolare, come gli incontri di decanato, le assemblee pastorali, le giornate di formazione». Inoltre è diritto di un vescovo essere consultato quando un istituto religioso «vende un immobile, ritira un parroco o un vicario oppure decide di lasciare la diocesi». Quindi gli ordini religiosi non potranno più difendersi dietro lo scudo dell’esenzione. Stop della Santa Sede alle Chiese parallele «fai-da-te». Inoltre, «ci sono state delle dichiarazioni infelici da parte di alcuni che affermavano di essere portavoce di una “Chiesa profetica” che per sua natura deve opporsi alla gerarchia». Quasi che «potessero sussistere come due realtà distinte, l'una carismatica, l'altra istituzionale; mentre ambedue gli elementi, cioè i doni spirituali e le strutture ecclesiali, formano un'unica, anche se complessa, realtà»........
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