Il 13 Gennaio potrà essere ricordato come il primo giorno del
2013 in cui la stampa “l’ha fatta grossa alla Chiesa Cattolica”.
Molto desolante è stato infatti vedere il trattamento
riservato a tre fatti riguardanti la Chiesa Cattolica e i cattolici :
-Manifestazione a Parigi contro l’iniziativa del governo
socialista “Mariage pour tous” .
-Protesta di quattro ( di numero!) attiviste “femministe” di
Femen.
-Negato discorso di commiato ai funerali di Mariangela
Melato per Emma Bonino.
Mi pare ovvio per il
primo punto , che la manifestazione sia passata tra le news , ma molto sotto tono , si è cercato di
ridurre al massimo il numero dei partecipanti come se nulla fosse , nonostante
tutto , ogni quotidiano francese riporta oggi tale notizia in prima pagina , ammettendone la
massiccia partecipazione.
L’accoppiamento a questa notizia (perlomeno nelle reti
italiane) è stato univoco , si è riportata la notizia della manifestazione
parigina e subito dopo con frasi del tipo “manifestazione del tutto opposta in
piazza S.Pietro di quattro attiviste di Femen” si è introdotta la protesta
delle Femen.
Come la logica pretende , affiancare come notizie , 400.000
manifestanti a quattro femministe , è una scelta del tutto azzeccata !
Ci si pone dinnanzi un problema : o un singolo cattolico fa
notizia centomila volte di meno rispetto ad una anticlericale , oppure una
attivista anticlericale fa notizia centomila volte di più rispetto ad un
cattolico.
Alla fine infatti per avere una potenza mediatica di 400.000 cattolici bastano solo “quattro femministe”!
Questo “calo di tensione” mediatico che ogni volta avvolge
il mondo cattolico è molto grave , nel panorama italiano in particolare.
Libera Chiesa in libero Stato!
Appare evidente come sia carente la libertà della Chiesa
oggi come oggi nel panorama italiano.
La protesta di Femen racchiude qualcosa di assurdo in sé ,
infatti , per quanto in parte possano sembrare ragionevoli le proteste che il Papa puntualmente riceve alla vigilia
di ogni suo viaggio , ( del resto ogni cittadino ha il diritto di esprimere il
suo parere su una visita di un leader religioso) , non trova “altrettanto
fondamento” , il disturbo di un momento
di preghiera in un luogo religioso . Oltretutto è altrettanto inammissibile che il Papa non
possa nemmeno parlare letteralmente da “casa sua” ai
cattolici che si sono recati in piazza
S.Pietro per ascoltarlo , senza ricevere qualche offesa basata sul mero pregiudizio!
C’è da discutere a questo punto , sulle modalità della
libertà della Chiesa e dei cattolici , c’è più che altro da riflettere in cosa
consista l’esercizio della libertà della Chiesa , se non può parlare nemmeno ai
cattolici .
C’è da domandarsi , quanto
la Chiesa sia libera di applicare le sue regole al suo interno , senza incappare
costantemente in critiche.
A questo punto sarebbe interessante riportare quanto è
accaduto ai funerali di Mariangela Melato , quando al termine della funzione
è stato “impedito” alla vice presidente
del Senato , Emma Bonino , di parlare “in memoria” di Mariangela Melato.
Questo fatto che ha scandalizzato i ben pensanti di un mondo radical-chic lontano anni luce
dalla Chiesa e dal suo modo di pensare , è qualcosa invece di logico e anche
giusto.
Innanzitutto bisogna precisare come il classico discorso di
commiato da parte di qualche parente , non sia qualcosa di obbligatorio da
tenere durante una funzione religiosa , va precisato inoltre che proprio perché
il discorso di commiato si tiene al termine della liturgia ma comunque al suo
interno , è necessario quantomeno che parlino o i familiari o credenti e non “persone scelte” per volontà del
defunto ma comunque né parenti e né
credenti.
Anche qui la Chiesa ha applicato le sue regole al suo interno
, dentro le mura di una chiesa , ma ovviamente questo non ha impedito un “gioco
al massacro” , che non ha nemmeno atteso
il termine di un lutto.
Libera Chiesa in libero Stato!
Certe volte , sembra , che la Chiesa non solo non possa dire “al foro esterno” la sua “opinione”
, ma che addirittura spesso si trovi in una situazione tale , da essere
pesantemente condizionata anche al suo
interno e nelle sue decisioni.
Credo sia giunto il momento di discutere sulla frase ,
libera Chiesa in libero Stato , non solo per i laici ma anche per noi cattolici
, che non possiamo più trovare “pace”
nemmeno all’interno di una chiesa o in piazza S.Pietro.
La Chiesa in Italia è realmente libera di agire al suo
interno senza condizionamenti e senza speculazioni da parte della stampa?
COME "AGGIORNAMENTO" SI SEGNALA UN ARTICOLO DI DOTTA IGNORANZA RELATIVO ALLO STESSO TEMA
"ROBERTO SAVIANO NEGA I DIRITTI CIVILI AI CATTOLICI"
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