....Nel Cristo Dio fatto uomo , troviamo il sostegno per la nostra debolezza e le risorse per raggiungere la perfezione. L'umanità di Cristo ci rimette in piedi , la sua condiscendenza ci prende per mano , la sua divinità ci fa giungere alla méta....


S.Agostino

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giovedì 24 gennaio 2013

Vito Mancuso critica il libro del Papa , un teologo risponde alle accuse




Fonte UCCR

Qua e là sta ancora comparendo, per esempio, il suo( di Vito Mancuso) articolo del 21 novembre 2012 in cui contesta le affermazioni del Papa sul Natale, che nel suo ultimo libro L’Infanzia di Gesù aveva dimostrato la storicità dei racconti riguardanti la Natività. Ed ecco la replica sconclusionata di Vito Mancuso in quell’articolo:«Prima della nascita di Gesù, Maria e Giuseppe o risiedevano a Nazareth (Luca) o risiedevano a Betlemme (Matteo); il loro viaggio da Nazareth a Betlemme o ci fu (Lc) o non ci fu (Mt); Gesù nacque o in casa dei genitori (Mt) o in una mangiatoia (Lc); la strage dei bambini di Betlemme o accadde (Mt) o non accadde (Lc); i genitori o fuggirono in Egitto per salvare il bambino dai soldati di Erode (Mt) o andarono al tempio di Gerusalemme per la circoncisione senza che i soldati di Erode si curassero del bambino (Lc); la famiglia da Betlemme o tornò subito a casa a Nazareth di Galilea (Lc), oppure si recò a Nazaret solo dopo essere stata in Egitto e per la prima volta (Mt)… I dati stanno o come li presenta Matteo, o come li presenta Luca, oppure né in un modo né nell’altro, in ogni caso non sono armonizzabili. Quindi se fosse vero, come scrive Ratzinger, che Matteo e Luca “volevano scrivere storia, storia reale, avvenuta” (p. 26), ci troveremmo davvero in un bel guaio, perché uno dei due evangelisti sicuramente sarebbe in errore».

In sostanza, scrive Mancuso, gli evangelisti sono in errore, il Papa è in errore, mentre lui non sbaglia mai. Eppure prendendo in mano i passi citati, non si trova alcuna contraddizione tra i due evangelisti, come scrive Mancuso, né sono confermate le sue affermazioni azzardate. Vediamo perché:

1) Prima della nascita di Gesù, Maria e Giuseppe risiedevano a Nazareth, e non c’è nessun passo in Matteo che sostenga il contrario.

2) Il viaggio da Nazareth a Betlemme raccontato da Luca non è affatto negato da Matteo: semplicemente non viene da lui narrato.

3) Matteo non scrive affatto che Gesù nasce “in casa dei genitori”, come scrive Mancuso, anzi in Mt 2,1 l’evangelista dice chiaramente che “Gesù nacque in Betlemme di Giudea”, ove certamente non vivevano i genitori, che erano dimorati a Nazareth.

4) La strage dei bambini di Betlemme non è affatto negata da Luca: semplicemente non viene da lui riportata. Mancuso insiste con il pensare che se una notizia non è riportata da tutti allora non è autentica. Come se un fatto di oggi possa non essere veritiero se solo qualcuno non lo racconta. Anzi, potrebbe essere vero il contrario: che dei fatti non vengano raccontati in quanto già raccontati da altri.

5) Secondo Mancuso la circoncisione di Gesù al tempio, narrata da Luca, escluderebbe la fuga in Egitto narrata da Matteo. E perché mai? Sappiamo bene che la circoncisione narrata in Luca avvenne nell’ottavo giorno dalla nascita, ma Matteo, invece, non riporta affatto la data esatta in cui si sarebbe manifestato il pericolo dei soldati di Erode, che poteva benissimo essersi

manifestato dopo la circoncisione stessa.

6) Lo stesso ragionamento vale per l’apparente contrasto tra la fuga in Egitto ed il ritorno a Nazaret: di entrambi i fatti gli evangelisti non riportano le date, per cui i due fatti possono benissimo essere letti in successione. Del resto, al termine della fuga in Egitto, Matteo scrive che Giuseppe, preso con sé il bambino e la madre, “andò ad abitare in una città chiamata Nazareth” (Mt 2,23), ricongiungendosi col racconto di Luca che scrive “fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazareth” (Lc 2,39).