Oggi in Irlanda il Consiglio nazionale per la salvaguardia dei bambini nella Chiesa cattolica ha pubblicato 6 Rapporti relativi ad altrettante diocesi irlandesi, in cui si esaminano le pratiche messe a punto per prevenire i casi di abuso, si ridefiniscono le accuse e si valutano come sono state trattate, si intervistano le persone-chiave delle inchieste, e soprattutto pubblicano una serie di raccomandazioni perché l’impegno per la salvaguardia e la protezione dei minori sia sempre ai massimi livelli. Le Diocesi interessate – riferisce l’Agenzia Sir - sono le diocesi di Ardagh e Clonmacnois, Derry, Dromore, Kilmore, Raphoe e Tuam che oggi mettono in rete i singoli Rapporti accompagnati dai comunicati dei loro vescovi. “Ogni accusa – commenta per esempio il vescovo di Kilmore, mons. Leo O’Reilly – rappresenta una persona che ha sofferto e i miei pensieri oggi vanno alle vittime degli abusi. Sono consapevole che la pubblicazione di questo e di altri Rapporti del Child Safeguarding possono riaprire oggi ferite dolorose a coloro che hanno sofferto abusi per mano di sacerdoti. Ancora una volta chiedo loro perdono, esprimo la mia rabbia e il mio profondo dolore a coloro che hanno sperimentato il tradimento di chi avrebbe dovuto portar loro l’amore di Cristo e la sua compassione”. I vescovi irlandesi esprimono quindi la loro “gratitudine” e il loro ringraziamento a tutti coloro che lavorano nel Consiglio Nazionale. “Il Rapporto – scrive l’arcivescovo Michael Neary di Tuam – dimostra quanto forti siano le procedure messe in atto per garantire la sicurezza dei bambini”. “Voglio – scrive dal canto suo l’arcivescovo di Dromore, mons. John McAreavey – ringraziare il personale del National Board per la professionalità con cui sta portando avanti questa verifica. Sottomettere ognuno e ogni diocesi allo scrutinio di un organo indipendente non è facile.......................
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